America Latina, fame e malattie in aumento dopo siccità, inondazioni e caldo record

Nei primi due decenni di questo secolo si sono verificati in media 36.695 decessi legati al caldo ogni anno nella regione. Il bilancio dello scorso anno non è stato ancora calcolato, ma è probabile che superi la media date le temperature record e le ondate di caldo prolungate in molte aree.

Il Messico ha registrato un record di 51,4°C il 29 agosto e molte aree sono state soffocate da un’ondata di caldo prolungata. Alla fine dell’anno, il 76% dello stato stava sperimentando un certo grado di siccità. Nel mese di ottobre Acapulco è stata colpita dal primo uragano di categoria 5 che si è abbattuto sulla costa del Pacifico, vale a dire l’uragano Otis che ha ucciso almeno 48 persone. Ma anche altre zone dell’America Latina hanno sperimentato un caldo soffocante e prolungato. Per esempio, il Canale di Panama ha ricevuto il 41% in meno di precipitazioni rispetto alla norma, mettendo dunque in difficoltà uno dei canali più importanti del commercio mondiale.

Caldo invernale record nel Brasile, il Paese più grande dell’America Latina, con temperature superiori a 41°C e gravi siccità nella foresta amazzonica, dove il Rio Negro ha fatto registrare il livello più basso in oltre 120 anni di osservazioni. Inoltre, incendi devastanti si sono consumati intorno a Manaus e molti delfini di fiume sono morti nelle acque calde, poco profonde e inquinate del Lago Tefé.

Nel sud del Brasile inondazioni devastanti e molti decessi negli ultimissimi tempi

Nel sud del Brasile si sono recentemente verificate inondazioni devastanti con la città di Porto Alegre praticamente sott’acqua, ma non è la prima volta che le aree meridionali del più grande Paese dell’America Latina vengono colpite da fenomeni del genere negli ultimi tempi.

Almeno 65 persone sono morte a San Paolo nel febbraio 2023 a causa di piogge torrenziali e frane. Altre 48 sono state uccise e 20.000 sfollate nello stato di Rio Grande do Sul a settembre, dopo che erano caduti 300 mm di pioggia in 24 ore e ora lo stesso stato meridionale è nuovamente inondato. L’anno scorso, le inondazioni hanno causato vittime, interrotto attività commerciali o rovinato raccolti in Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Perù e Bolivia.

Inondazioni e siccità hanno danneggiato la produzione agricola in una delle regioni più importanti del mondo

La produzione di grano in Argentina è scesa del 30% rispetto alla media quinquennale e una perdita simile è prevista per il raccolto di grano nello stato brasiliano del Paraná e del Rio Grande do Sul. Alcune di queste perdite sono state compensate dalla produzione record di mais in altre parti del Brasile, ma i prezzi dei prodotti alimentari sono in aumento.

Nel complesso, l’America Latina ha subito significative perdite alimentari, afferma il rapporto. E in paesi che stanno attraversando problemi politici ed economici – come il Venezuela, Haiti e alcune parti della Colombia -, questa situazione ha innescato una crisi alimentare.